“Il cane è il miglior amico dell’uomo, anche quando quest’ultimo è morto!”  Quest’ultima affermazione si potrebbe tranquillamente aggiungere visto la vicenda accaduta in Argentina, per la precisione nella cittadina di Villa Carlos Paz, nel centro dell’Argentina.

Siamo nella metà del 2005, Capitan, un incrocio di pastore tedesco, entra nella famiglia Guzmán come regalo di compleanno per l’adolescente Damian. Sei mesi più tardi, il capofamiglia Miguel Guzman muore nell’ospedale della città, e nello stesso giorno la famiglia nota la scomparsa di Capitan, almeno fino a quando qualche giorno dopo il funerale, mamma e figlio si recano al cimitero e lo incontrano. “All’inizio non l’avevo riconosciuto, anzi non pensavo potesse essere Capitan, ma mio figlio Damian ne era sicuro e poi ne ho avuto anch’io la certezza quando mi sono avvicinata meglio” così parla la vedova Guzman che è ancora attonita dalla vista di Capitan vicino alla tomba del marito.

“Non riesco a giustificare la presenza di Capitan, in quanto mio marito è morto in ospedale e da li poi è stato portato in chiesa e poi nel cimitero” continua “nessuno però si ricorda della presenza di Capitan durante il funerale e soprattutto nel cimitero, quindi come poteva sapere dove era stato sepolto mio marito?”.

In effetti, per Capitan non è stato facile trovare Miguel, come raccontano i custodi del cimitero che hanno preso a cuore il fedele cane “Il cane ha girato il cimitero diverse volte prima di trovare la tomba del suo padrone” ha detto uno dei custodi, che ha aggiunto “Ogni giorno, alle sei in punto, il Capitan si sdraia sulla parte superiore della tomba e rimane lì tutta la notte come a voler vegliare il sonno eterno del padrone”.

Una volta trovato, la famiglia ha cercato invano di riportarlo a casa e gli ultimi sei anni della sua vita, Capitan li ha passati lì con Miguel aspettando di ricongiungersi a lui, accudito e curato dai custodi del cimitero di Villa Carlos Paz.