Thailandia, orrore nel Tempio delle Tigri: 40 cuccioli trovati morti in un freezer

Sterminio di tigri

I monaci buddisti della struttura sono accusati di traffico illegale e maltrattamenti contro gli animali. Due giorni fa è iniziato lo sgombero forzato di 137 esemplari.

Quaranta cuccioli di tigre sono stati trovati morti in un freezer del celebre tempio buddista thailandese “Tempio delle Tigri”. Secondo la Bbc i monaci del luogo sono sospettati di traffico illecito di animali selvatici e di maltrattamenti. Due giorni fa, su disposizione delle autorità locali, era iniziato lo sgombero forzato degli animali, 137 in tutto, particolarmente apprezzati dai turisti e innaturalmente docili.

Due giorni fa è iniziato lo sgombero del del Tempio delle Tigri di Kanchanaburi, in Thailandia. Gli animali presenti nella struttura, 137 in tutto, erano infatti vittime di traffico illegale e abusi perpetuati da un gruppo di monaci buddisti. Quaranta cuccioli di tigre sono stati trovati morti all’interno di un freezer


Il salvataggio delle tigri – Le operazioni di sgombero, gestite da oltre un migliaio di persone tra veterinari, soldati e personale amministrativo, sono cominciate con la rimozione di otto esemplari, dopo l’iniziale resistenza da parte dei monaci. Le autorità si sono mosse dopo aver ottenuto un mandato giudiziario, arrivato dopo anni di denunce riguardo i trattamenti a cui le tigri erano sottoposte – come l’assunzione di farmaci narcotizzanti per renderle docili e veri e propri maltrattamenti fisici. Gli animali saranno trasportati in una serie di rifugi in diverse località del Paese.

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I monaci si erano difesi spiegando che l’apatia delle tigri – che permetteva ai turisti di scattare foto abbracciati ai felini – non era ottenuta con la somministrazione di droghe o farmaci, ma con uno speciale addestramento.

Traffico illegale di animali – Il tempio Wat Pha Luang Ta Bua rappresenta una meta molto visitata dai turisti stranieri, attratti dalla possibilità di accarezzare le tigri e scattare foto vicino a loro. L’entrata era a pagamento, nonostante il divieto imposto al tempio di svolgere attività di lucro. I monaci sono accusati di aver acquisito le tigri grazie a traffici illegali, e nel febbraio del 2015 un raid delle autorità aveva portato alla luce l’esistenza nel tempio di altri animali selvatici come sciacalli e orsi, custoditi dai monaci senza i permessi necessari.

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